L’ “Anno Zero” dell’aerodinamica nel mondo del ciclismo è considerato il 1989 quando Greg Lemond vinse il Tour de France all’ultima tappa battendo Laurent Fignon di 58 secondi

La teoria della coda tronca per le automobili (di “Kamm”) fu dimostrata con due modelli in galleria del vento da Reinhard Koenig-Fachsenfeld

La bici del record dell’ora di Miguel Indurain prodotta da Cicli Pinarello e progettata da Marco Giachi con telaio monoblocco in fibra di carbonio per un peso totale di soli 6,5 Kg.

Bastano pochi semplici accorgimenti per trasformare un fondo piatto in un fondo in grado di
generare una deportanza sufficiente per migliorare la guidabilità della vettura

Emilia 4LT

Emila 4LT il veicolo solare del Team Onda solare.

Onda Solare Emilia 3

L’ingegner Marco Giachi è l’aereodinamico del Team Onda Solare che ha sviluppato negli anni il progetto “Emilia”, un’auto con propulsione elettrica che è alimentata esclusivamente dall’energia solare.

Atlanta cicli Pinarello

Atlanta la biciletta che ha consentito ad Andrea Collinelli di conquistare l’oro olimpico ed il record del mondo nell’inseguimento alle Olimpiadi di Atlanta del 1996. Realizzata nelle officine Pinarello e pensata nell’aereodinamica e nelle forme da Marco Giachi.

Ferrari F92A e Marco Giachi

Io c’ero, nel 1992, quando la Ferrari dette avvio all’era Schumacher. Non ero un dipendente ma ero Responsabile Tecnico della Galleria del Vento Planair (poi diventata Fondtech) e ho visto cose “che voi umani non potete immaginare” che possano accadere in una squadra di Formula 1.

La Lotus “88” come appare oggi nelle manifestazioni riservate alle Formula 1 storiche. Ovviamente si può vedere
solo il telaio esterno con funzioni aerodinamiche che fa da guscio a quello interno convenzionale. L’utilizzo delle
“minigonne” mobili come nella vettura originale è proibito in questo genere di manifestazioni, per motivi di
sicurezza, ma si intuisce quale doveva essere la loro lunghezza fino alla ruota posteriore e oltre, osservando la
striscia di alluminio fissata in basso lateralmente al telaio.

Gli elementi tipici che deve avere il fondo perché si realizzi un buon effetto suolo
sono costituiti da una parte anteriore ben arrotondata ed uno scivolo posteriore
rivolto verso l’alto. Tutte le auto da competizione dagli anni settanta in avanti
contengono questi elementi nella conformazione della parte inferiore della
carrozzeria